Aporocactus

Cactacea di origine centroamericana. Produce ampi cespi, costituiti da sottili fusti allungati, di colore verde chiaro, ricoperti da sottili spine giallastre, ricadenti o brevemente eretti. In primavera inoltrata sulla parte bassa dei fusti sbocciano vistosi fiori di colore rosato o rossastro, a cui seguono piccoli frutti tondeggianti, contenenti numerosi semi scuri. In natura sono cactus epifiti o litofiti, in appartamento vengono coltivati prevalentemente in panieri appesi, per poter meglio apprezzare il portamento della pianta

Esposizione: si coltivano in posizione molto luminosa, possibilmente con sole. Durante la stagione calda è bene ombreggiare leggermente i cactus, per evitare che vengano a contatto eccessivamente con la luce del sole. Per una fioritura abbondante è bene fare in modo che le piante abbiano un periodo di riposo invernale, ponendo le piante, da ottobre fino a marzo, in luogo non riscaldato, con temperature inferiori ai 10°C. Possono sopportare anche brevi periodi di gelo, ma in genere si coltivano in luogo con temperatura minima vicina ai 5-8°C

Annaffiature: da marzo a settembre annaffiare regolarmente, quando il terreno è ben asciutto. Durante i mesi freddi evitiamo le annaffiature, soprattutto se le piante sono poste in luogo freddo. Se coltivati in appartamento annaffiamo solo sporadicamente

Terreno: prediligono terreni sciolti, e molto ben drenati. Si utilizza un composto costituito da una parte di torba, una parte di pozzolana ed una di sabbia

Moltiplicazione: avviene per divisione dei cespi in autunno, o per seme in primavera. Per poter germinare il terriccio con i semi deve essere tenuto in luogo con temperatura superiore ai 18°C

Parassiti e malattie: come molte altre cactacee vengono colpiti con facilità dalla cocciniglia




 

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