Caltha (Calta)

Pianta erbacea perenne con radici rizomatose e fusti eretti, rampicanti con radici avventizie ai nodi, glabri e tubolosi, con strie verticali, alti 15 - 40 cm. Le foglie radicali caduche, sono lungamente picciolate (5 - 20 cm), hanno lamina intera, cordata, finemente crenata, ondulata, festonata, palminervia, carnosa e di colore verde brillante. Le cauline man mano più ridotte reniformi e subsessili. I fiori ermafroditi in numero di 2 - 7 larghi 2,5 - 4 cm, portati da peduncoli di 2 - 5 cm, sono raccolti in cime all’apice degli steli. Sepali assenti. Corolla con 5 – 8 petali di colore giallo uovo - giallo oro brillante a volte verdognoli sul retro. Stami gialli. I frutti sono composti da 10 folicoli compressi e piatti

 

Antesi: primavera - estate. Impollinazione tramite api, coleotteri e mosche

 

Distribuzione in Italia: comune in tutte le regioni settentrionali e nell’Appennino Tosco Emiliano, segnalata nella Sila, è assente nel resto d’Italia

 

Habitat: vegeta nei luoghi umidi, sponde dei corsi d’acqua, dal piano fino a oltre 2000 m di altitudine

 

I suoi principi attivi saponine, flavonoidi, colina conferiscono alla pianta proprietà
antireumatiche, antispasmodiche, diaforetiche, espettoranti, rubefacenti, diuretiche, irritanti, calmanti il dolore, antiverruche. Viene utilizzata in tinture e cataplasmi per uso esterno e in medicina emeopatica per curare dermatiti ed eruzioni cutanee. I Bottoni fiorali vengono usati come condimenti dopo esser stati essicati e messi sotto aceto con aromi, ma il suo contenuto di saponine tossiche ne sconsiglia l’uso domestico. I suoi fiori essicati e trattati con opportuni reagenti fornisono una tinta gialla




 

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